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MANIFESTO per una COMUNICAZIONE TELEFONICA ETICA

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PERCHÈ 

Ogni telefonata è una storia. Una storia fatta di voci che si incontrano, di parole che cercano di creare valore, di istanti in cui tutto si gioca su un semplice “pronto”. Eppure, chi lavora al telefono, chi con la sua voce rappresenta un'azienda, troppo spesso non riceve il riconoscimento che merita.

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Ho vissuto in prima persona questa realtà.

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Mi sono trovata in ambienti in cui mancano regole, formazione e rispetto per il lavoro svolto. Si impara il prodotto, certo, ma non si impara come comunicare davvero.

Nel migliore dei casi, è come trovarsi ai lati opposti di una trincea: da un lato chi chiama, dall’altro chi risponde, entrambi bloccati in una posizione difensiva, senza strumenti per superare quel fossato fatto di incomprensioni ed emozioni inespresse.

Nel peggiore dei casi, si viene spronati a calcare la mano e superare quella linea con informazioni false e strumenti illeciti (spoofing) che possono dare un risultato immediato ma che contribuiscono, largamente, a peggiorare non solo la reputazione delle aziende ma anche della professione.

C’è spesso disattenzione per i diritti, per la privacy, per l’organizzazione del lavoro, per il cliente.

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E ogni volta mi chiedo: come può essere sottovalutato un ruolo così importante?

 

Oggi, con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, il rischio è ancora più grande. In troppi vedono la tecnologia come una soluzione per rimpiazzare le persone, anziché un mezzo per valorizzarle. Se chi lavora al telefono non è adeguatamente formato, potrà facilmente essere rimpiazzato dalla tecnologia.

Ma quando costruiamo professionalità, competenza ed empatia, l’essere umano si rivela insostituibile. Perché nessuna macchina può comprendere, adattarsi e creare connessioni profonde e autentiche come un essere umano preparato e consapevole, supportato dall'ambiente lavorativo.

 

Questo manifesto nasce dal desiderio di cambiare le cose.

 

Di restituire dignità a ogni voce.

 

Di fare in modo che la comunicazione telefonica venga riconosciuta per ciò che è davvero: una possibilità straordinaria di costruire fiducia, di creare legami autentici, di fare la differenza con colleghi e clienti.

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10

PRINCIPI PER UNA COMUNICAZIONE TELEFONICA ETICA

1

La voce dell’essere umani

La voce, intrecciata alla parola, è ciò che ci distingue come esseri umani, il segno più profondo della nostra capacità di comprenderci reciprocamente.

È il linguaggio con cui i bambini cercano il conforto della madre e attraverso il quale i popoli hanno tramandato storie che attraversano i secoli. Un legame antico e potente, che ci connette in modi che nessun messaggio scritto potrà mai replicare.

Ogni parola pronunciata porta con sé il calore di un incontro, l’autenticità di una relazione: emozioni e significati che vanno oltre la parola stessa.

Diventa la storia di chi parla, la sua identità, un frammento della sua umanità.

Chi lavora al telefono può custodire e dare vita e questo dono unico, trasformando ogni frase in un ponte che può accorciare le distanze e creare fiducia.

Valorizzare chi usa la voce per comunicare significa proteggere e potenziare questa capacità straordinaria, riconoscendone il ruolo imprescindibile nel tessuto delle interazioni sociali dell’azienda e della comunità.

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2

La dignità di una professione

Ogni comunicazione porta con sé una promessa di scambio autentico, un incontro tra chi parla e chi ascolta.

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Attraverso il telefono, le aziende non sono più entità astratte, ma diventano presenza viva, voce che ispira fiducia e cuore che entra in connessione con le persone.

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Dare dignità alla comunicazione telefonica significa riconoscere la sua natura profonda: un punto di contatto dove il rispetto si traduce in gesti concreti e la parola, pronunciata con cura, diventa uno strumento di relazione.

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3

Cuore e Visione

La leadership è fatta di scelte quotidiane: offrire ascolto, incoraggiare chi ha bisogno, essere il primo a mostrare come il rispetto e l’integrità trasformano un gruppo di persone in una squadra.

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Non si esercita dall’alto, ma accanto agli altri.

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Il suo compito è quello di creare un contesto ricco di significato, un orizzonte dove ogni persona possa sentirsi parte di qualcosa di importante, riconoscersi nel proprio ruolo e agire con fiducia e consapevolezza.

Guidare non è imporre, ma accompagnare, non comandare, ma ascoltare.

Offrire coaching e strumenti di supporto ai leader significa dare vita a una visione, trasformandola in azioni concrete.

È un modo per rendere l’etica parte integrante della nostra realtà creando una cultura fatta di consapevolezza, ispirazione e crescita condivisa.

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4

Quando il segno è memorabile

Una conversazione telefonica è uno spazio sospeso, un non luogo dove le vite di sconosciuti si attraversano per pochi istanti, portando con sé il peso di emozioni, pensieri e preoccupazioni concreti.

È una fragile intercapedine spazio-temporale, dove la voce sfiora quella dell’altro, dove le esistenze si toccano, anche solo per un momento.

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Come bolle di sapone, le vite possono avvicinarsi e rimbalzare, unirsi in qualcosa di nuovo o dissolversi, lasciando comunque un segno.

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Dev’essere un segno di rispetto e comprensione che crea valore per entrambi.

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5

L'empatia è il motore delle relazioni

L’empatia è ciò che trasforma una conversazione in una connessione significativa.

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È la capacità di comprendere l’altro, di ascoltarlo con attenzione e di rispondere con autenticità, creando un legame che va oltre le distanze.

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Ma richiede equilibrio per essere davvero efficace.

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È necessario attivare anche la nostra parte cognitiva, quella capacità che ci permette di metterci nei panni degli altri per comprendere ciò che stanno vivendo, senza però farci travolgere dalle emozioni altrui. Questa giusta distanza non è freddezza, ma lucidità: è ciò che ci consente di offrire risposte ponderate e decisioni utili, trasformando la comprensione in un aiuto concreto.

È il punto in cui ascolto e azione si incontrano, creando relazioni profonde e soluzioni che fanno davvero la differenza.

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6

Conoscenza è responsabilità

Comprendere i processi cognitivi e decisionali è un privilegio che richiede rispetto e attenzione.

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La manipolazione non può trovare spazio in un’etica autentica.

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Mettiamo queste competenze al servizio di chi ci ascolta, per offrire chiarezza, stimolare interesse e creare fiducia, sempre guidati dall’integrità e dall’impegno ad accompagnare scelte consapevoli.

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7

La trasparenza è base per il dialogo

La trasparenza è come la luce del sole, non ha bisogno di spiegazioni: si riconosce, si sente, si percepisce.

 

È il terreno fertile dove crescono fiducia e rispetto. Quando parliamo con chiarezza, senza nascondere intenzioni o mezze verità, offriamo all’altro un sentiero sicuro su cui camminare.

È questa sincerità che trasforma una semplice conversazione in un dialogo autentico, capace di aprire porte verso nuove possibilità e rafforzare legami che resistono al tempo e alle difficoltà.

 

Come un cristallo limpido, riflette chi siamo davvero: costruisce, avvicina e unisce, rendendo ogni relazione un luogo di scambio vero e significativo.

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8

La tecnologia, strumento di connessione

La tecnologia è un alleato potente, ma quando si sostituisce alla voce umana rischia di creare distanze invece di colmarle.

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Automatismi e centralini registrati possono far risparmiare tempo, ma non costruiscono relazioni: le persone cercano dialogo, non algoritmi.

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L’innovazione, invece, può amplificare le capacità dell’operatore, supportandolo nell’ascolto e nella comprensione.

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È uno strumento per migliorare, non per sostituire.

 

Nelle relazioni profonde, solo una voce vera, con le sue sfumature e la sua autenticità, può fare la differenza.

 

Usare la tecnologia in modo etico significa metterla al servizio dell’umanità, mai al suo posto.

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9

La privacy, un patto di fiducia

Proteggere i dati è come vigilare su un giardino segreto, dove solo chi è autorizzato può entrare.

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Garantire sicurezza e trasparenza non è solo un obbligo di legge, ma un atto di profonda attenzione verso l’altro.

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Quando rispettiamo la privacy, costruiamo un ponte solido verso relazioni basate sul rispetto reciproco.

Ogni interazione telefonica deve riflettere questi principi, rispettando rigorosamente le normative vigenti sulla protezione dei dati e sui diritti degli utenti, per garantire che ogni comunicazione si basi su trasparenza, fiducia e responsabilità.

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Così dimostriamo che l’etica e l’umanità possono essere il cuore di ogni interazione, anche nell’era digitale.

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10

La responsabilità di costruire il Futuro

Ogni comunicazione ha un impatto, visibile o invisibile, che va oltre il momento presente.

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Agire con responsabilità significa riconoscere che ogni telefonata è un tassello del futuro che costruiamo insieme, impegnarci a costruire relazioni durature e sostenibili.

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Questo manifesto è un impegno concreto a lasciare un segno positivo in ogni interazione per una comunicazione che metta, sempre, le persone al centro.

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Questo è un punto di partenza, una promessa.

 

Ognuno di noi ha il potere di rendere la comunicazione telefonica uno strumento di connessione autentica, un veicolo di rispetto e fiducia.

 

È una scelta che parte da piccoli gesti, da un cambio di prospettiva, dal coraggio di vedere nella voce non solo uno strumento, ma un ponte verso l’altro.

 

Che tu sia un professionista o che tu faccia parte di un’azienda che usa la voce per lasciare un segno,

questo è il momento per essere parte del cambiamento

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Sottoscrivi il manifesto per attestare il tuo impegno a rispettare i principi del manifesto e garantire ai tuoi interlocutori trasparenza, legalità e connessioni autentiche.

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Sei un professionista o una piccola/media azienda?

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Sei una grande azienda?

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